Ci sono esperienze che lasciano un segno indelebile, e quella che ho vissuto ad agosto a Genova è sicuramente una di queste.
In collaborazione con l’associazione Dynamo Camp, ho avuto il grande piacere di condurre un workshop molto speciale.
La Fondazione Dynamo unisce la magia alla realtà: l’associazione infatti si impegna da anni a sostenere il diritto alla felicità di bambini affetti da patologie gravi o croniche, offrendo a bambini e adolescenti malati e alle loro famiglie attività gratuite di Terapia Ricreativa, volte a rafforzare in loro la fiducia in se stessi.
Il progetto che abbiamo portato avanti insieme è stato uno dei momenti più emozionanti della mia carriera artistica. Conosciuto come l’Artista della Luna, ho condiviso con loro la mia visione del nostro satellite, e ciò che ho ricevuto in cambio è stato infinitamente più grande.
La prima giornata: disegnando la mappa e modellando la Luna
Il workshop si è svolto in tre giornate intense e cariche di emozioni. Fin dal primo giorno ho sentito una connessione speciale con i bambini, che hanno subito mostrato un grande entusiasmo. Dopo averli introdotti alla mia arte, siamo passati alla creazione della loro personale “opera lunare”.
Abbiamo disegnato la mappa lunare sulle tele, con una cura particolare per i dettagli.
Ma non ci siamo fermati qui! Insieme, abbiamo utilizzato la mia tecnica materica per creare la crosta lunare e i crateri, aggiungendo texture e profondità alla superficie della Luna. È stato incredibile osservare come i bambini, con i loro occhi sognanti, interpretassero la Luna in modo fiabesco.
Il secondo giorno: la magia delle tonalità argentate
Durante la seconda giornata, il nostro viaggio artistico è continuato con l’aggiunta del colore. Dopo aver completato la mappa e la crosta lunare, siamo passati alla fase di pittura. Insieme abbiamo scelto le tonalità argentate, perfette per rappresentare le sfumature della Luna vista dalla Terra. Ogni pennellata portava in vita nuovi dettagli, e i bambini, con grande dedizione, hanno trasformato la tela in un’opera d’arte. Vederli impegnati e felici, immersi nei colori, mi ha riempito di gioia. Era come se la Luna prendesse forma sotto i nostri occhi.
Il terzo giorno: la magia prende vita
Il terzo e ultimo giorno è stato il culmine di tutto il nostro lavoro. Dopo aver dipinto le lunette, siamo passati alla fase più impegnativa: dipingere insieme l’opera lunare di due metri. Pennelli in mano, abbiamo dato vita alla nostra grande Luna: nata sulla base della mia opera unica I Want the Moon, è diventata poi una splendida stampa retro illuminata grazie all’azienda Quadruslight. È stato un momento di pura immersione creativa.
Alla fine del campus, c’è stata una sorpresa: ho acceso la Luna retro illuminata, e per un attimo sembrava di essere davvero tra le stelle.
Un’esperienza indimenticabile
Non c’è giorno in cui non ripensi a quei momenti. Tornato a casa, mi sono portato dietro un bagaglio di emozioni e ricordi che conserverò per sempre. Abbiamo riso, abbiamo creato, ci siamo lasciati trasportare dall’immaginazione. E quei bambini, con la loro innocenza e il loro entusiasmo, mi hanno insegnato molto più di quanto io potessi sperare di insegnare loro.
Inoltre, dal 4 ottobre, le opere create insieme ai bambini, le 8 Lune di 40 cm di diametro e la nostra Luna di due metri, saranno esposte al Museo dell’associazione Dynamo.
Il potere della creatività e dei sogni
Questa esperienza mi ha insegnato quanto la creatività possa essere un potente strumento di espressione e guarigione. In quei tre giorni, abbiamo creato non solo un’opera d’arte, ma anche un legame speciale, fatto di sogni e speranze. I bambini mi hanno regalato un nuovo modo di vedere il mondo, uno sguardo pieno di meraviglia e semplicità.
Voglio ringraziare l’associazione Dynamo e tutto il suo staff per avermi dato l’opportunità di vivere questa esperienza incredibile, l’azienda QuadrusLight per aver creato la magnifica Luna illuminata di due metri, e soprattutto la mia compagna Eleonora Rovatti, che mi ha sostenuto con il suo prezioso aiuto pratico ed emotivo durante l’intero workshop.
Ma il mio grazie più grande va a tutti i bambini, per le emozioni che mi hanno donato e che porterò con me per sempre.
Mentre la Luna di due metri si accendeva, ho capito che la vera magia non era la luce che emanava, ma la luce che avevamo creato insieme.