Io e l’Artista Alessandro D’Aquila abbiamo voluto unire le nostre visioni artistiche per rappresentare visivamente la poesia “Veglia” di Giuseppe Ungaretti: un capolavoro che sfida il buio con la luce dell’ Amore, risuonando come un vero inno alla Vita.
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Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
Cima Quattro il 23 dicembre 1915
Giuseppe Ungaretti
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L’Incontro con la Poesia di Ungaretti
Quando Alex mi ha proposto di dare vita a “Veglia”, ho subito sentito il richiamo di questa poesia. L’ ho immaginata, ho sentito il peso della sua drammaticità e la luce che la permea.
Un potente dialogo con il passato che ci spinge a riflettere sul presente.
Alla Ricerca di Significato
La poesia parla di un’ intera nottata trascorsa accanto a un compagno caduto in guerra e di un richiamo potente all’attaccamento alla Vita, anche nei momenti più bui e disperati.
Da appassionato di storia, ho scavato nella vita del poeta Ungaretti e nelle circostanze che lo spinsero a scrivere “Veglia”. Ho immaginato la sua esperienza, il dolore della guerra e la bellezza struggente dell’ Amore e della Vita.
Riflessioni sul Presente
La collaborazione con Alessandro mi ha spinto a riflettere su quanto sia preziosa ogni singola Vita e su quanto sia importante perseguire valori come l’ Amore e la Pace. Siamo chiamati a vivere ogni giorno con consapevolezza, a portare la luce anche nei momenti più bui.
La nostra collaborazione artistica è stata molto più di un semplice progetto. È stata un’esperienza di profonda connessione con il passato, di riflessione sul presente e di speranza per il futuro che non può essere ignorata.